Teatro Bertolt Brecht – Teatri Riuniti
del golfo – Ipab SS. Annunziata
Ottobre 2013 – Aprile 2014
Nove
spettacoli, 9 compagnie nazionali, 17 repliche in abbonamento, 3500 presenze di pubblico, 40 artisti partecipanti,
4 spazi coinvolti (Teatro Bertolt Brecht - Teatro Remigio Paone - Teatro
Ariston Gaeta - Teatro Auditorium Vittorio Foa), due città, 250 abbonati:
questi alcuni numeri della XV Edizione della stagione d’attore e d’autore “Senza
Sipario” interamente autofinanziata promossa dal Teatro Bertolt Brecht di
Formia in collaborazione con l’Ipab SS. Annunziata all’interno del cartellone
dei Teatri Riuniti del golfo.
Conclusasi
ieri con il riadattamento beckettiano dell’”Uno, Nessuno e Centomila” di
Pirandello della compagnia Krypton di Firenze eccezionalmente nella struttura
recentemente inaugurata dell’Adutorium Vittorio Foa a Formia, tanti i
protagonisti, le location, le tecniche, le diverse sfumature di emozioni e
suggestioni che la rassegna ha offerto.
Dall’ineccepibile
performance d’attore del monologo di Alessandro Benvenuti in “Un comico fatto
di sangue” che il 12 ottobre apriva la stagione all’ironia di Ernesto Maria
Ponte in “Parole Parlare”, dall’amarezza di “Sigmund & Carlo” di Libera
Scena Ensemble di Napoli alla nostalgica riflessione del mezzo del cammin della
nostra vita del quarantenne Gino Auriuso in “La vita mia la storia mia”.
E
ancora dalla denuncia di “Edipo a Terzigno” all’uragano siciliano di Sergio
Vespertino ne “Il Signor Vattelapesca”, dalla riflessione intragenerazionale di
Garage con la regia di Lello Serao all’intensità magistrale dell’ “Enrico IV”
di Antonio Salines fino al dialogo comico sui massimi sistemi di “Rascatura”.
Un
viaggio meta teatrale che ha entusiasmato il pubblico confermando di
appuntamento in appuntamento la qualità delle proposte e della direzione
artistica firmata Maurizio Stammati: “Il teatro nel nostro territorio è un bene
comune, la quarantennale attività del Teatro Brecht Brecht ha fatto si che
diventasse il bisogno di una comunità allargata. E’ per questo che è necessario
che gli enti e gli amministratori si facciano carico di dare il giusto sostegno
a quello che risulta un bisogno al pari dell’ospedale e della stazione, affinchè
non venga lasciato a se stesso, non venga paragonato ad una mera attività commerciale
perché non è pensabile che la qualità venga compensata dalla vendita dei biglietti.
Il successo della stagione Senza Sipario completamente autofinanziata dal
nostro collettivo e dagli spettatori non ha la possibilità di continuare ad
esistere così, si facciano i giusti ragionamenti, si trovino forme per garantire
quella qualità per cui è necessaria la professionalità e quest’ultima è un
costo che va condiviso. Se il teatro è un bisogno ed un bene comune, come
dimostrato dai 16 anni della rassegna, va sostenuto come tale”.
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