Non c’è da meravigliarsi che una persona sia stata seduta in parlamento per 20 anni, con 19 governi, che ha visto cambiare tre pontefici, ha dialogato con tre presidenti della Repubblica, fondato un nuovo partito per poi tornare al vecchio, che insomma campa anche a spese nostre dal 1994. Non deve scandalizzare che i suoi sostenitori oggi si siano appellati al lutto nazionale con una fascia nera al braccio mentre in Sardegna si contano decine di morti per abusi edilizi e pasticci all’italiana, non fa notizia che qualcuno parli di vergogna nazionale mentre le mura di Pompei crollano o l’Ara Pacis si allaga. Non fa notizia che questa mattina davanti all’abitazione del nobile decaduto decine di sostenitori sventolavano bandiere distribuite da extracomunitari di colore sfruttati per l’occasione. Scandalizza e fa notizia che la decadenza di Silvio Berlusconi sarà il primo evento storico che non cambierà nulla. Scandalizza e fa notizia che venga chiamata vittoria politica o evento storico la normale applicazione di una legge, quella che dovrebbe essere semplicemente giustizia, aspetto scontato in ogni democrazia. E adesso cosa succederà? Nulla. I disoccupati rimangono, le tasse restano, lo Stato rimane assente. Se vi può consolare, continueremo inutilmente a parlarne.
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