VIA INDIPENDENZA: L’IDENTITA’ DIMENTICATA


Il 26 Settembre i cittadini di Gaeta celebreranno con la stessa devozione di sempre SS. Cosma e Damiano, via del culto iniziata oltre 1800 anni fa quando gli abitanti si convertirono dagli idoli pagani al cristianesimo. La parrocchia di SS. Cosma e Damiano si trova nel secondo tratto di Via Indipendenza, dopo l’arco della Madonnella ed in cima alla suggestiva scalinata degli Scalzi. I castelli, Villa delle Sirene, il quartiere della Madonna di Portosalvo, il mercato del pesce e così via appartengono alle tradizioni e alla storia di un gaetano, il patrimonio scritto nel DNA.
Basta parlare di Via Indipendenza con un qualsiasi cittadino della località balneare del sud pontino per sentirsi dire: “Io ci sono nato lì!”, “Quanti ricordi!”. Eppure tutti sembrano essersene dimenticati, amministrazioni comunali in primis.
Oggi Via Indipendenza è lasciata completamente nel dimenticatoio. Sono fatti di cronaca delle ultime settimane, per non dire degli ultimi mesi, furti nelle abitazioni, negli esercizi commerciali, di pochi giorni fa un furto dell’entità di 5000 euro in un’agenzia di comunicazione all’altezza degli Scalzi. Questo solo un esempio di quanto succede nella via storica gaetana; i cittadini, soprattutto residenti nel secondo tratto, cominciano ad essere spaventati. Basti pensare che gli esercizi commerciali chiudono le serrande alle 19: “ho seriamente paura, l’altra sera è entrato un ubriaco e menomale che c’era un agente che si trovava in lavanderia per caso a ritirare degli abiti!”, ci racconta una commerciante.
Soprattutto nel secondo tratto della strada alle 20 sembra iniziare il coprifuoco. Non era che un anno fa quando nella notte presero fuoco a Villa delle Sirene 9 automobili.
Moltissimi cittadini extracomunitari risiedono in questa zona che, uniti ai numerosi turisti estivi, popolano la strada senza alcun controllo sulle locazioni abitative (affitti in nero a iosa) per un mix di culture che andrebbe maggiormente monitorato.
Il pericolo riguarda anche l’incolumità dei cittadini e dei loro amici a 4 zampe: mezzi di trasporto che incoscientemente attraversano la stretta strada storica ad una velocità che mal si adatta ai tantissimi vicoli di Via Indipendenza da cui improvvisamente possono sbucare bambini in bicicletta, anziani con le buste sulla spesa, cani e gatti. E’ notizia recente di un cane investito da un camion. Come ha fatto ad entrare un camion in Via Indipendenza? E’ possibile? Per non parlare le gare di motorini, rigorosamente senza casco, che animano la strada in pieno pomeriggio.
Anche la situazione igienica non è delle migliori: mancata pulizia, cattivi odori dai tombini, rifiuti abbandonati, deiezioni canine. Una situazione che sa dell’assurdo: la storica via madre di ogni gaetano che naviga nel degrado.
Non c’è alcun controllo, nessun interesse, nessuna delibera, nessun interessamento da parte delle istituzioni. Né vigili né amministratori che si siano ricordati di Via Indipendenza. Gira voce che si voglia prendere in considerazione l’eventualità di istallare delle telecamere ma beffa delle beffe non di videosorveglianza ma solo per il rispetto del transito veicolare (Ztl). Speriamo che non sia così.
Con un comunicato stampa l’amministrazione comunale di Cosmo Mitrano ha annunciato il progetto di riqualificazione del tratto di lungomare tra il Vic’s Bar e il piazzale Caboto. Un ulteriore investimento in una zona di Gaeta già suggestiva. E Via Indipendenza? Quando sarà oggetto di un progetto di riqualificazione vero? Quando sarà oggetto di un investimento? Quando si meriterà almeno la manutenzione? E soprattutto perché dimenticare il proprio Dna, parte della propria identità? Perché? Domandare è lecito, rispondere è cortesia.

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