IL MAUSOLEO DI CICERONE NELL’INCURIA


“Formia: città di Cicerone”, questa l’operazione di marketing e di rispetto della memoria che da diversi anni caratterizza la città pontina che l’oratore romano scelse come residenza estiva e dove trovò la morte nel 43 a.c. La tradizione vuole che nel tentativo di fuga dal sicario Marco Antonio, il retore sia stato assassinato nella sua villa, il Formianum, o sulla lettiga con la quale si faceva trasportare a Roma.
Forse Cicerone di cui la città tanto porta alto il nome, almeno a parole, non si immaginerebbe quale sia l’attuale stato del suo mausoleo.
Nonostante i cancelli chiusi non è difficile scattare qualche foto dalla strada da cui è evidente lo stato di incuria in cui versa l’importante monumento: erba alta, sterpaglie, scarsa manutenzione.
Più volte, da diverse parti politiche, in diversi programmi elettorali avevamo sentito e letto l’impegno di una valorizzazione del sito archeologico, difficile da visitare, senza orari e modalità definite di apertura al pubblico. Di competenza direttamente del Ministero dei beni culturali, il Comune non è ancora riuscito a creare una sinergia tale da mettere in rete il monumento o trovare una modalità alternativa che permetta le visite guidate. Molti cittadini formiani di fatto sono riusciti ad entrare nel mausoleo soltanto grazie alla manifestazione “Le Notti di Cicerone”. E’ ancora più un’utopia immaginare che un giorno anche i diversamente abili potranno accedere al sito archeologico.Una cerimonia di gemellaggio con Arpino, la città natale di Cicerone, l’illuminazione del monumento e il logo con il viso dell’oratore romano incastonato in un sasso: tante bellissime trovate ma il mausoleo?
Non è raro vedere fuori dai cancelli gruppi che cercano informazioni su come visitare il sito senza trovare alcuna risposta. Intanto, il Ministero sta a guardare e il mausoleo versa nello stato che le foto ben descrivono.
Sepolcro di età augustea, a pianta centrale e cilindro cementizio, un tempo rivestito di marmo, alta 24 metri, la tomba rappresenta un monumento di altissimo livello storico oltre che un tassello fondamentale nell’immaginario collettivo dei cittadini formiani. Illuminato continuiamo ad ammirarlo dalla Via Appia sperando che un giorno qualcuno capisca, con i fatti, che il patrimonio culturale è il vero volano del turismo oltre che meritevole di rispetto. -

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