BARRIERE ARCHITETTONICHE: LA QUERELLE SUL CIMITERO DI MONTE S. BIAGIO


Continua l’inchiesta a puntate di Forum sulle barriere architettoniche. Questa settimana è la volta del cimitero di Monte S. Biagio. <br>
Qualche giorno fa appare fuori l’ingresso principale del complesso un foglio con il simbolo dei diversamente abili ed una scritta di protesta: “Io non posso entrare”. Probabilmente qualche familiare utente o qualche disabile avrà voluto così denunciare pubblicamente il disagio.  Essendo tutti gli ingressi in breccia l’accesso alle sedie a rotelle non è così facile. <br>
Secondo la legge numero 104 del 1992 “la Repubblica italiana previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona disabile alla vita della collettività, nonché la realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniale”. La teoria corrisponde alla pratica? Chiariamo la situazione. <br>
La segnalazione è stata portata all’attenzione tramite social network e dichiarazioni ai giornali dai Giovani Democratici di Monte S. Biagio: “raccogliamo il grido di questa protesta. Non si tratta solo di barriere architettoniche. Quello che abbiamo di fronte è un problema culturale. In 10 anni l’amministrazione non ha mai posto il problema all'ordine del giorno. E questo è l'emblema del fallimento di una politica clientelare che sbrana i più deboli. Noi Giovani Democratici daremo voce a questa protesta. Non si tratta di buona amministrazione, ma di assenza del sentimento di pietà verso l’uomo. Accanto a questo però chiediamo un coinvolgimento della cittadinanza. Dobbiamo essere uniti contro la sopraffazione. A breve convocheremo la comunità”. <br>
Se il termine “pietà” insieme a “sbranare” e “sopraffare” sono condivisibili fino ad un certo punto, decidiamo di andare oltre e sentire la controparte. Un dipendente dell’ufficio urbanistica del Comune precisa: “il cimitero è accessibile ai disabili al 90% tranne per un solo ingresso”. <br>
Dalla segreteria del sindaco Mirabella la risposta è ancor più sottile: “queste segnalazioni sono infondate. Sono stati loro ad attaccare il foglio su quel tabellone, hanno scritto quella frase e hanno scattato la foto. Anche perché fuori al cimitero non abbiamo bacheche o tabelloni ma solo gli orari attaccati al cancello. Sono rispettate tutte le accessibilità almeno per un’entrata. Anche dove ci sono i loculi si può accedere tranquillamente. Noi abbiamo un grande rispetto per i disabili e probabilmente denunceremo chi ha scritto questa cosa”. Ovviamente sono i due piatti di una stessa bilancia a ballare e si lascia intendere addirittura la possibilità di una “montatura”. <br>
La querelle politica sicuramente andrà avanti. La nostra premura sarà verificare con un nostro amico diversamente abile o, se riusciremo a prendere contatti, con il diversamente abile che ha segnalato il disagio la reale accessibilità. <br>

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