Qualche settimana fa ci eravamo lasciati con una richiesta di
chiarimenti sulle norme che regolano il parcheggio e il transito delle
auto in Piazza Municipio a Formia. Da allora ovviamente nessuna è stata
lo spiegazione fornita. Eppure caso del destino, provvidenza, fortuna o
semplicemente prova della filosofia del “trovarsi nel momento giusto al
posto giusto” proprio la sottoscritta si è trovata tra i testimoni di
un’interessante dinamica. La protagonista indiscussa? La sbarra di
Piazza Santa Teresa o meglio Piazza G. Marconi.
Partendo dal dato di fatto che le chiavi di tale sbarra, da quanto
abbiamo saputo in Comune, sono nelle mani di sole tre persone,
segreteria del Sindaco e due impiegati, le dinamiche che ne regolano
l’apertura e la chiusura sono curiose.
Ore 18 la sbarra è ovviamente aperta, la piazza è ormai un posteggio
gratuito nel centro città. Scende l’impiegato e chiude la sbarra.
Dopo 5 minuti una signora con andamento frettoloso, una sacchetto della
spesa in una mano e le chiavi dell’auto nell’altra torna dal suo giro e
si ritrova chiusa nel cancello. Cerca “aiuto” per farsi aprire ma non sa
chi interpellare.
Due
ragazzi con macchinetta 50 si trovano nella stessa situazione e
aspettano invano da trenta minuti che qualcuno casualmente venga ad
aprire. Come si dice “l’unione fa la forza” e inizia il classico
parlottare: “non è possibile, che disorganizzazione, che situazioni,
solo in questa città…”. Ovviamente prima di parcheggiare in una PIAZZA
non si erano posti gli stessi dubbi. Ma andiamo avanti.
Finalmente spunta l’impiegato dalle chiavi magiche. Qualcuno lo avrà
chiamato per segnalare il problema? Ovviamente no. E’ sceso per aprire
la sbarra ad un consigliere comunale di maggioranza che chissà per quale
regolamento (non pubblicato sul sito del Comune di Formia) ha il
diritto di parcheggiare in una piazza pubblica.
Dopo aver aperto la sbarra gli incivili rimasti bloccati indicano al
brav’uomo di attendere un momento per farli uscire: “lo sapete che qui
non potete parcheggiare? E’ vietato!”.
“E perché lui può parcheggiare?”. “Perché è un assessore. Loro possono”.
Nella campagna elettorale della trasparenza, della legalità, della
partecipazione attiva dei cittadini e delle piccole cose direi che si
potrebbe partire da qui.
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