MANIFESTI SELVAGGI


In queste due ultime settimane più che mai ho avuto modo di ascoltare, vedere all’opera, parlare direttamente con candidati, politici, associazioni, movimenti e gruppi. Diversi i simboli, diversi i visi, diversi i colori eppure stessi concetti. Gaber si starà rivoltando nella tomba quando cercò di definire le sostanziali ma evidenti differenze tra destra e sinistra. Oggi le parti opposte concorrono sostanzialmente con gli stessi punti nel programma elettorale che si ripetono a ruota libera come il migliore dei festival della banalità: dramma occupazione e necessità di recuperare posti di lavoro rilanciando l’economia e il turismo, portare il cittadino a credere nuovamente nella politica, è necessario combattere la criminalità organizzata, bisogna favorire il credito e così potremmo continuare all’infinito. A questo punto sorge spontanea la domanda: oltre il simbolo quale è la differenza? Anche il mancato rispetto delle regole sembra essere una caratteristica comune. Non possono non essere notati in giro per le città del golfo le file di pannelli messi a disposizione per la propaganda cartacea alias manifesti con i faccioni sorridenti pagati con i nostri soldi. Nella maggior parte dei casi si tratta di manifesti selvaggi abusivi. Non sono regolari, infatti, quelli posizionati in luoghi non destinati come le colonnine dei parcheggi, muretti o pareti sgombre della città (della serie dove metto trovo…) ma anche le lotte all’ultimo manifesto che si giocano sui pannelli non sono così serene. E’ più che mai facile trovare una sfilza di cartelloni tutti uguali attaccati in serie sopra un precedente livello di un candidato della lista opposta. Si parla di vero e proprio abusivismo.


INSERIRE QUI L' EVENTUALE RESTO DEL POST 

Secondo la delibera del 24 Gennaio del 2013 il Comune di Formia decide di assegnare per la propaganda elettorale diretta “una superficie di metri 2.00 di altezza per m1.00 di base on ogni cartellone seguendo l’ordine numerico assegnato dal sorteggio” per poi integrare le disposizioni con una successiva delibera dell’11 Febbraio. E’ così che sui tabelloni iniziano a comparire i primi numeri che dovrebbero corrispondere ai partiti politici che ne hanno fatto richiesta: più sono state le richieste più spazi sono stati concessi per un massimo di 22. Guarda caso in cima alla lista c’è proprio l’UDC che avendo fatto al Comune maggior numero di richieste ha diritto a maggiori spazi. Criterio discutibile? Al di là dei criteri di assegnazione andiamo alla ricerca dei manifesti elettorali che riportano il timbro del Comune di Formia e che, quindi, sono regolari. Sfido chiunque a trovarne più di una decina. Trattasi di manifesti selvaggi, trattasi di manifesti abusivi. E se il biglietto da visita conta e tutti i diversi colori inseriscono nel loro programma la correttezza e la trasparenza per far re-innamorare i cittadini della politica verrebbe da dire “cominciamo bene”. Non vale neanche la pena ricordare tutti quei partiti che fanno dell'ambiente, del riciclaggio, dello spreco una vera e propria filosofia. Dove sono quando la pioggia e il vento riempiono le nostre piazze delle loro faccione sciolte o strappate? Gennaro Varriale di Rifondazione Comunista che prende distanza dagli stessi candidati del proprio partito che fanno parte del club dal manifesto facile afferma: “Agli elettori rimane il compito di punire chi pensa di trasformare delle normali elezioni nell'ennesima occasione per far parlare di "mala politica". In realtà la soluzione sarebbe applicare la classica multa che per legge ammonterebbe da 103,00 euro a 1032,00 euro per affissione al di fuori dei propri spazi o da parte di persone senza titolo. Coerenza cercasi. 

Nessun commento:

Posta un commento