GIANOLA ALLA RISCOSSA: LE QUESTIONI CHE NON CAMBIANO MAI


L’Articolo 2 della nostra Costituzione recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Questa è la cittadinanza attiva, la partecipazione che tanto viene rivendicata o che tanto tappezza i programmi elettorali.
Quello che in questi giorni, in questi mesi, in particolare nell’ultimo anno sta succedendo a Gianola sembra tener fede a questo principio.
Sabato alle 10:30 presso il campetto polivalente i via degli Orti si terrà una manifestazione pacifica di protesta contro le mancate risposte da parte dell’amministrazione comunale sul futuro, la gestione, la manutenzione e la riqualificazione di questo spazio pubblico.
“Il campetto è ufficialmente chiuso da più di un anno. Non sappiamo i reali problemi. Più volte abbiamo scritto al Sindaco e alla sua amministrazione per avere risposte. Anche il parroco Don Antonio De Arcangelis ha richiesto formalmente l’affidamento in modo che i ragazzi e la cittadinanza possano usufruirne ma nessuno ha ricevuto risposte”, afferma Luciana Zinicola del Comitato Civico Mamurra, promotore della manifestazione.
Nel frattempo il campetto veniva comunque utilizzato da gruppi di ragazzi del quartiere: per aprire il lucchetto malandato o sfruttare la rete rotta non ci vuole l’arco di scienza. Lo confermano alcuni abitanti dei palazzi di Via degli Orti: “In realtà non sapevamo che il campetto fosse chiuso perché vedevamo sempre i ragazzi che ci andavano a giocare”.
Il vero rischio è che uno dei pochi spazi pubblici del quartiere venga affidato ad un privato e gestito a pagamento: “Nella zona non ci sono centri di aggregazione. Si continua ancora a lasciare Gianola nel degrado. Nel Parco De Curtis ci sono due alberi che rischiano di cadere proprio sulle giostrine. Per protesta quest’anno non organizzeremo la festa di primavera. Laddove ci sono energie e la voglia di fare cose belle, le idee vengono accantonate.”, afferma la Zinicola.
In realtà qualcuno il problema se lo è posto. Nella delibera del consiglio comunale 27/03/2013 si legge a verbale l’intervento del consigliere Pietro Filosa: “Poiché esiste un unico campetto per i giovani nel quartiere di Gianola e ultimamente è stato chiuso, i ragazzi si stanno lamentano che non possono usare l’unico spazio a loro disposizione”. Il consigliere, quindi, chiedeva un’apertura almeno nelle ore diurne. Ecco la tanto attesa risposta del primo cittadino: “Noi siamo già stati altre volte lì con i Carabinieri e io non sono d’accordo perché ogni volta entrano, allagano, rompono i vetri e tutto. Ci stiamo mettendo d’accordo con qualche responsabile di questi giovani, con il prete, con la scuola”.
Sembra una contraddizione tutta italiana per non dire dell’uomo moderno tergiversare, ostinarsi anche sulle cose più semplici come un ingenuo campetto di calcio. Infatti, si perde nella notte dei tempi l’origine della discussione sul medesimo spazio: nel 2006 si protestava per il “boicottaggio” della riunione sui campetti delle Circoscrizioni di Formia in cui si sarebbe discusso di quello di Gianola, nel 2010 la Rete dei Valori si chiedeva quale il suo futuro e sollecitava l’amministrazione per un atto formale di affidamento dello stesso alla parrocchia.
Sono passati anni e l’argomento è sempre lo stesso: un ingenuo campetto di calcio. E parliamo ancora di grandi opere?

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