Articolo pubblicato su www.forumnews.it il 6/06/2012
Edicola della stazione, posizione “Fiorello”, prima mattinata. Assisto incuriosita alle scene che si presentano davanti ai miei occhi. “Un abbonamento per Latina”… “ma è possibile che sia aumentato di nove euro tutto insieme?”. “Certo! Loro possono fare quello che vogliono”. “Arriverà la rivoluzione non si preoccupi”. “E quando?”. “E’ vicina, è vicina solo che secondo me per alcuni aspetti stiamo ancora troppo bene”.
Sottopassaggio, posizione “Fiorello”, ora di pranzo. “Ti rendi conto che il birg per Roma è arrivato a 14,50 euro? Questa è l’Italia”.
Mentre l’opinione pubblica si divide sul nuovo cartello ferroviario comune “Formia – Gaeta”, i biglietti delle corse ferroviarie aumentano sensibilmente. Mentre si discute tra patriottici e accomodanti, tra campanilismo e comprensorialità, i pendolari del golfo dovranno mettere mano al portafoglio. Non per pochi centesimi ma di euro in euro. Aumenti, in ogni caso, non conformi alle condizioni di viaggio. Non serve un articolo di giornale per documentare lo stato delle nostre “locomotive”. Cosa cambia per i nostri pendolari? Questa volta non si parla di casi isolati.
In Liguria nel 2012 si è registrato un aumento del 14,6%, se prima l’abbonamento mensile da 151-175 km costava 102,50 euro ora i pendolari liguri pagheranno 252,10 euro; in Veneto, invece, l’abbonamento mensile aumenterà solo del 2%, per 100 km da 73 euro a 74,50. Nel Lazio? Oltre ai rincari segnalati dai nostri dialoghi di strada anche i semplici chilometrici sono soggetti a rincari, un esempio tra tutti il biglietto Formia –Monte San Biagio arrivato a 2,10 euro mentre Formia – Roma su treno regionale 8,20 euro. Agli aumenti dei prezzi delle ferrovie dello stato bisogna sommare quelli ATAC e Metrebus per chi, come la maggior parte dei pendolari del golfo, è diretto nella capitale. Secondo le stime di Legambiente Lazio così rientreranno nelle casse delle tre aziende 95 milioni di euro all’anno. L’unica quota rimasta stabile è l’abbonamento annuale ancora non soggetto a rincari. L’ADICONSUM/CISL comunica che dopo un incontro con il Presidente del Comitato Pendolari Sud Pontino – Golfo di Gaeta Carla Mioni, è stato finalmente raggiunto un accordo che accoglie le istanze avanzate sul problema dei pendolari nella tratta Formia-Latina –Roma e V/V. Tale accordo prevede la possibilità di poter accedere anche alla 1a Classe con uno speciale abbonamento su base annuale o semestrale. Per coloro che eventualmente avessero già sottoscritto un abbonamento annuale o semestrale per la 2a Classe vi sarà anche la possibilità di ottenere uno scomputo di compensazione con la scelta del nuovo profilo tariffario. Inutile portare alla ribalta la situazione campana dove la soluzione consorziata ed il biglietto “Unico Campania” o “Unico Napoli” ha portato a paradossi di questo tipo: Napoli Centrale – Sessa Aurunca 5,40 euro, Napoli Centrale – Formia 4.40 euro. Più chilometri e prezzo minore? C’è chi investe sul nuovo “Italo”, chi sulle Frecce Rosse e sulle Frecce Argento ma per il trasporto regionale non si vede ancora via di uscita. Mentre moltissimi giovani studenti che ancora resistono nel non emigrare ringraziano il progetto “Me lo merito” della Regione Lazio, i pendolari e gli edicolanti si preparano a qualche chiacchierata in più.
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